LOCKDOWN E INSTABILITA' MICROBIOLOGICA DELLA BIRRA

Siamo sicuri che il nostro sistema produttivo sia a prova di FERMO-PRODUZIONE ?

 

Le problematiche causate dalla pandemia non si rispecchiano solamente in ambito economico com’è certamente ovvio, ma possono provocare dei “danni tecnici” a causa del rallentamento del flusso di vendita, specialmente quando si tratta di birre con una microbiologia imperfetta, che ahimè possono rivelarsi poi dei grandi problemi, anche se finora non si erano mai presentati.

 


 


Infatti come spiego in questo nuovo video, che speravo di “partorire” già alla fine del primo lockdown, ho ricevuto diverse chiamate da birrai che  in questo periodo si sono trovati delle situazioni anomale. Situazioni che ad uno sguardo poco attento possono essere interpretate semplicemente con << hai avuto una contaminazione , magari non è stato pulito bene  il tutto come sempre , “facciamo un analisi” >>, ma io non sono d’accordo.  

Proprio perché esse rappresentano un caso isolato di contaminazione per quel determinato birrificio, caso mai o quasi mai presentatosi, ma giunto invece proprio in un periodo di fermo-produzione non fa altro che avvalorare la mia tesi.

Tesi che vuole esprimere l’idea  LA CONTAMINAZIONE Più FREQUENTE è QUELLA MAI AVUTA, 

Quindi spesso le birre SONO CONTAMINATE , ma non me ne accorgo perché produzione e vendita sono talmente veloci che il problema non si pone.  Il dado ormai è tratto e  ci possiamo solo curare le ferite però, non dico per la prossima pandemia che mi auguro non possa più manifestarsi, ma comuqnue per un futuro più stabile anche e soprattutto in momenti difficili che ci destabilizzano, ci permettano ri reggere il colpo .

FATE ANALISI, anche perchè sono queste le uniche che ci permettono di capire se stiamo andando sulla strada giusta.


Non avresti mai pensato che l'acqua potesse fare così tanti danni