SOS - Manutenzione pH metro

Avete finalmente comprato un pHmetro professionale ed avete anche sborsato una bella cifra, ma non pensate che il duro lavoro sia finito, ora è venuto il tempo di gestire il vostro acquisto nel migliore dei modi. Sempre  più spesso mi capita di vedere pHmetri di qualità, questo è già un gran bel passo rispetto a qualche anno addietro in cui anche i birrifici si affidavano a strumenti "casalinghi" a basso costo e poco affidabili, ma purtroppo tenuti in maniera non corretta e in alcuni casi anche "barbarica". Sappiamo quanto sia importante questa misura dall'inizio alla fine del nostro processo per la corretta realizzazione della birra, è dunque d'obbligo che questa misura sia corretta!  Avere un buon pHmetro quindi NON basta, bisogna anche saperlo tenere come si deve. Abbiamo oggi deciso quindi, assieme ai nostri esperti, di creare una guida che possa essere d'aiuto per far durare il più possibile il vostro pHmetro e consentirvi quindi di avere delle misure sicuramente più corrette.


Perchè fare manutenzione al phmetro ?

Acquistare un buon pHmetro non è sufficiente, anche se è un passo decisamente importante come abbiamo visto in un precedente articolo  https://www.lab4beer.it/2018/12/23/il-problema-phmetro/https://www.lab4beer.it/2018/12/23/il-probleper poter effettuare misure corrette poichè pHmetri di scarsa qualità anche se tarati posso dare letture completamente sballate. Dopo aver fatto un buon acquisto è importante per noi garantire la vita più lunga possibile al nostro nuovo strumento e per far questo è necessario compiere frequentemente una corretta manutenzione.

come effettuare una misurazione corretta

Iniziamo subito con un argomento banale, ma ancora davvero sottovalutato: come effettuare una corretta misura col nostro pHmetro. Innanzitutto anche se il nostro SUPER pHmetro è dotato di ATC ( automatic temperature compensation ) quello che bisogna assolutamente sapere è che per fare una misura corretta è indispensabile effettuarla alla stessa temperatura di calibrazione 20-25°C.

 

Ma se ho comprato un pHmetro autocompensante perchè non posso mettere la sonda dentro il mosto bollente ??

1) Questo breve articolo di Francesco Antonelli vi spiega molto bene il perchè  

2) Anche se sulla sonda è stampigliato che resiste fino a 100°C più la scaldate meno vi dura !

 

Altra cosa molto ben importante è che il pHmetro DEVE essere correttamente tarato.

 

come effettuare una corretta taratura

Ogni phmetro ha un libretto di istruzioni in genere anche molto grosso, che ricordo non deve essere utilizzato per accendere il fuoco , dove vi sono scritte anche delle cose importanti.  Non è possibile dirvi come effettuare la taratura del vostro strumento poichè ognuno è diverso, e quindi il consiglio migliore è quello di LEGGERE le ISTRUZIONI per comprendere a pieno la procedura operativa. Le operazioni ed i trucchetti che però posso dirvi che valgono per tutti gli strumenti sono questi:

 

1) Scegliete sempre soluzioni di taratura COLORATE , questo vi permetterà di identificare una variazione di pH della soluzione poichè il colore serve appositamente per capire se delle alterazioni microbiologiche hanno alterato il ph della vostra soluzione tamponata. Inoltre con le soluzioni colorate sbagliate meno.


2) Non intingete mai la sonda del pHmetro direttamente nel barattolo originale della soluzione di pH altrimenti potreste contaminarla e sareste costretti a ricomprare l'intero nuovo barattolo

 

3) fatevi un barattolino piccolo con poca soluzione e sostutuitela spesso

 

4) Tra una misura ed un altra lavate con acqua potabile (NON DEIONIZZATA) l'elettrodo e ascuiugatelo con della CARTA IGIENICA ( che è diversa dal rotolone scottex ) oppure con un apposita salvietta da laboratorio antistatica.

menutenzione


È necessario eseguire la pulizia dell’elettrodo nei seguenti casi:
• Lunghi tempi di stabilizzazione
• Valori di misurazione erronei
• Difficoltà di calibrazione

 

N.B. Molto spesso nei nostri pHmetri ci sono degli indicatori della qualità della lettura misurati in mV, che ci indicano il momento ideale per effettuare la manutenzione. Come trovi queste info ? LEGGI IL LIBRETTO DI ISTRUZIONI !


Una manutenzione accurata permette di eseguire misurazioni rapide, migliora l’accuratezza e prolunga
la vita utile dell’elettrodo. La manutenzione periodica dell’elettrodo prevede lo stoccaggio nella soluzione di stoccaggio consigliata tra misure successive, la verifica del livello di elettrolita e l’eventuale rabbocco. L’elettrodo produce risultati ottimali se il diaframma non si secca. La pulizia periodica dell’elettrodo dipende dalla natura dei campioni. Una soluzione di pulizia efficace agisce in maniera selettiva sui contaminanti specifici dell’elettrodo. Grassi, lubrificanti e oli vengono rimossi con prodotti di pulizia non ionici o etanolo; le proteine, per esempio quelle presenti negli alimenti, vengono eliminate impiegando una soluzione acida di pepsina, mentre per dissolvere i depositi minerali si utilizza una soluzione acida. La Tabella SOTTOSTANTE è di ausilio nella scelta del prodotto di pulizia corretto. Infine, sciacquare accuratamente l’elettrodo con acqua distillata e stoccarlo nella soluzione di stoccaggio
consigliata.

 

 

 

Rabbocco dell’elettrolita
Le sonde di pH ricaricabili sono dotate di un’apertura attraverso la quale è possibile versare l’elettrolita. Il livello di elettrolita dipende dalla specifica applicazione. Se l’elettrolita nell’elettrodo è sufficiente (fino a circa 3 mm al di sotto dell’apertura di riempimento), la pressione idrostatica assicura un flusso sufficiente di elettrolita attraverso il diaframma. Ciò evita inoltre che la soluzione di campione penetri nell’elettrodo. Lasciare un certo margine al di sotto dell’apertura di riempimento per evitare perdite o cristallizzazione del KCl. Aprire l’apertura di riempimento prima di ciascuna misurazione e chiuderla se l’elettrodo non è più in uso e deve essere stoccato.


Rimozione dell’elettrolita
Se la soluzione interna di elettrolita è contaminata, rimuovere completamente il liquido utilizzando una siringa con cannula. Aspirare il liquido lentamente e con cautela per evitare danni ai componenti interni dell’elettrodo. La soluzione di riempimento corretta è indicata nel manuale dell’elettrodo. La soluzione di elettrolita più diffusa è una soluzione di KCl 3 M; una variante è una soluzione di KCl 3 M saturata con AgCl.


STORAGE ELETTRODO

Se l’elettrodo viene conservato in acqua anziché in storage KCl 3M, nel giro di poche settimane lo slope diventa molto basso, e l’elettrodo non misura più. Per la conservazione a breve termine, la sonda può restare nel campione per massimo 2 ore, se il pH del campione non è alto. Posizionare il flacone di immersione contenente la soluzione conservante sulla sonda, quando non in uso. Fare riferimento a Figura A FIANCO. Mantenere la sonda in posizione verticale con il sensore e la giunzione di riferimento al di sotto del livello del liquido nel flacone di immersione. Se necessario, aggiungere soluzione conservante al flacone di immersione.


problematiche

 

CRISTALLIZZAZIONE

Come regola generale, la cristallizzazione non danneggia l’elettrodo né incide sulle sue prestazioni. Per rimuovere i cristalli di sali dalla superficie esterna dell’elettrodo è sufficiente sciacquare con acqua. I cristalli di sali all’interno dell’elettrodo possono essere dissolti immergendo l’elettrodo in acqua calda (45 °C).
Per prevenire la formazione di cristalli di sali sul diaframma, stoccare in una soluzione di stoccaggio adeguata.


CONTAMINAZIONE ESTERNA

La presenza di campioni contaminati o di residui di campione sul bulbo di vetro può dar luogo a risultati errati. La Tabella SOTTOSTANTE è di ausilio nella scelta del prodotto di pulizia corretto. Per pulire il bulbo di vetro contaminato di un elettrodo in genere si procede come segue: collocare l’elettrodo in una soluzione detergente per elettrodi per un massimo di sedici ore (durante la notte). Quindi sciacquare accuratamente con acqua distillata e collocare l’elettrodo in una soluzione tampone a pH 4,0 per altri venti minuti.


CONTAMINAZIONE INTERNA

Alcuni campioni possono penetrare all’interno dell’elettrodo attraverso un diaframma aperto e dare luogo a proliferazione biologica. Questo tipo di contaminazione incide sulle prestazioni dell’elettrodo. Collocare l’elettrodo per alcune ore in una soluzione di tiourea; quindi sciacquarlo accuratamente con acqua distillata.


le varie soluzioni

NOME COS'E' FUNZIONE
PH7 buffer SOLUZIONE TAMPONATA Soluzione per la taratura a pH 7
pH4 buffer SOLUZIONE TAMPONATA Soluzione per la taratura a pH 4
pH10 buffer SOLUZIONE TAMPONATA Soluzione per la taratura a pH 10
ARGENTHAL™ SOLUZIONE ELETTROLITICA è quella soluzione che viene inserita all'interno della sonda ( questa particolare con ioni d'argento rende più difficile le contaminazioni microbiologiche)
 Kcl 3M SOLUZIONE DI MANTENIMENTO  mantenere l'elettrodo quando non viene utilizzato
PEPSINA Hcl ( acido cloridrico )  per la rimozione dei residui inorganici e delle proteine
TIOUREA TIOUREA  per una rimozione approfondita interno/esterno della sonda anche per contaminazioni microbiologiche
H₃PO₄ 10%
ACIDO FOSFORICO 10% Per la rimozione esclusiva delle incrostazioni saline inorganiche
IPOCLORITO DI SODIO IPOCLORITO DI SODIO Per la rimozione dei residui organici difficli e per l'abbattimento della carica batterica
RENOVO N SOL.ALCALINA Per la rimozione interno/esterno dei residui organici difficili

BIBLIOGRAFIA

- http://braukaiser.com/wiki/index.php/An_Overview_of_pH

- https://brewingbad.com/2017/11/compensazione-ph/

- HAAC: Pulizia e manutenzione delle sonde di pH

- MT: Guida alla taratura dei sensori

- wikiHOW (foto)

- Alessandro Calabretto

- Paolo Berardinetti

 


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