Introduzione
Con questo nuovo articolo, vogliamo farvi sapere come si progetta un piccolo laboratorio analisi per un birrificio, e quali sono le strumentazioni essenziali per cominciare a controllare quello che succede all'interno della nostra birra. Più che di un articolo si tratta di una vera e propria miniguida con lo scopo di fornire le basi per poter iniziare a pensare alla costruzione di un sistema analitico.
Buona lettura
PROGETTAZIONE DEGLI SPAZI
sia all’interno del birrificio o della propria abitazione, è necessario trovare un piccolo locale appartato possibilmente dedicato alla sola funzione di laboratorio, in quanto, dato che lavoreremo alla ricerca di lieviti e batteri bisogna minimizzare la contaminazione ambientale affinchè le analisi risultino corrette e rappresentative del campione. Per far questo è necessario un piccolo spazio, da tenere maniacalmente pulito, possibilmente con un pavimento che ne permetta la facile pulizia. Ottimale per un birrificio sarebbe una stanzina allestita con le stesse normative per gli spazi alimentari. Ovvero un pavimento e pareti lavabili, anche la resina è ottima. La dimensione del laboratorio è correlata dalla capacità produttiva del birrificio e dalle analisi sulla birra che si vogliono effettuare, in genere lo spazio occupato è veramente ridotto rispetto alle dimensioni del birrificio si pensi che un buon laboratorio occupa in genere meno del 5% della superficie totale del birrificio. La dimensione media per un laboratorio completo all'interno di un birrificio si aggira intorno ai 6-9m quadri.
ARREDI
Il nostro laboratorio sarà veramente molto semplice, queste sono le indicazioni indispensabili per iniziare che poi ovviamente possono essere potenziate.
BANCO DA LAVORO
Avremo bisogno di un ripiano di lavoro di materiale impermeabile, facilmente lavabile, non poroso e resistente al calore.
Un semplice ripiano in inox potrebbe bastare, la grandezza dipende dalle esigenze dei diversi setup laboratoriali. L’acciaio inossidabile è un ottimo candidato, anche se tende ad essere un materiale morbido che si segna facilmente. I laboratori professionali per i ripiani utilizzano materiali molto più costosi, che assicurano anche una maggiore resistenza meccanica.
Tra i materiali più comuni che compongono i ripiani troviamo:
|
Lavandino
Oltre al piano di lavoro avremmo bisogno anche di un lavandino sufficiente con acqua potabile fredda, ma se ci fosse anche la calda sarebbe ottimale. Anche in questo caso il materiale da preferire rimane l'acciao inox, anche se non è raro in laboratorio trovare lavelli in ceramica o plastica.
Scopo del lavello:
- Approvvigionamento idrico
- Smaltire campioni in sicurezza
- Lavare strumenti e la vetreria
- Lavarsi le mani
- Fungere da pompa del vuoto ( venturi ad acqua)
Raccolta differenziata
Indispensabile almeno avere due cestini separati per lo smaltimento dei materiali usa e getta che si accumulano durante le analisi.
Frigorifero
Avremo bisogno anche di un piccolo frigorifero ( la grandezza dipende dalla quantità di materiali utilizzati e quindi dalla quantità di analisi effettuate) che ci permetterà di mantenere al fresco i terreni di coltura e i reagenti. Generalmente un frigo domestico è più che sufficiente, potrebbe bastare anche un piccolo frigo-bar.
vaschette di plastica (ikea)
Per organizzare un ambiente e tenerlo pulito non c'è niente di meglio delle classiche vaschette di plastica trasparente della linea SAMLA dell IKEA, queste ultime sono davvero fondamentali per evitare il ristagno di materiale sparso a caso all'interno del laboratorio, ma soprattutto dei cartoni con il quale il materiale viene spedito che non dovrebbero mai entrare in laboratorio.
armadietti/ scaffalature chiuse
Nel nostro piccolo laboratorio avremo bisogno anche di qualche ripiano, possibilmente chiuso dove conservare tutte le attrezzature in tal modo che risultino sempre in ordine pulite ed asciutte, specialmente la vetreria.
Strumentazione base
Come vedremo nei successivi paragrafi la strumentazione minima per la costruzione di un laboratorio all’interno del birrificio varia moltissimo in funzione del budget a disposizione, ma soprattutto delle analisi che si vogliono effettuare. Per iniziare, come spesso si è errato pensare, non è necessario imbattersi in strumentazioni costose, ma sarà sufficiente un Bunsen.
Bunsen [INDISPENSABILE]
Il bunsen è un bruciatore per gas da laboratorio, la cui funzione è quella di produrre una piccola fiamma dalla combustione di gas metano.
In campo microbiologico è uno strumento a cui non possiamo rinunciare, oltre a permettere di riscaldare acqua e miscele , serve soprattutto per sterilizzare le attrezzature (anse, flambature provette e contenitori ecc) e l’aria della zona di lavoro secondo il principio dei moti convettivi. Infatti ci servirà per creare una zona “sterile” in cui poter effettuare tutte le nostre analisi.
Microscopio
Quello più adatto ai nostri scopi è un semplice microscopio ottico. Fondamentali gli ingrandimenti che devono arrivare almeno a 400x anche se generalmente si preferiscono microscopi con risoluzione fino a 1000x. Il microscopio inoltre deve essere dotato di una buona illuminazione artificiale e di un tavolino portaoggetti traslabile. Inutile dire che la qualità delle ottiche risulta fondamentale.
Tra i tanti micorscopi disponibili abbiamo scelto la linea Bioline di €urotek. Prodotti in Italia, questi robusti microscopi godono di ottime ottiche e di un servizio d'assistenza per riparazione guasti molto efficente.
Incubatore [INDISPENSABILE]
L’incubatore, o incubatore termostatico è un apparecchio utilizzato per mantenere le colture cellulari alla temperatura desiderata. Per i nostri scopi, cioè di crescita microbica, ci basterà un incubatore molto semplice che riesca a mantenere una temperatura di 27-28°C in modo da far sviluppare al meglio le nostre colture microbiche.
Autoclave
L’autoclave è uno strumento molto utile, ma non indispensabile. Consente di raggiungere la temperatura di sterilizzazione, ovvero 121°C.
Si tratta di una pentola a pressione scientifica che permette di sterilizzare qualsiasi cosa posta al suo interno. Può essere molto utile per sterilizzare attrezzatura birraria di vario tipo, personalmente mi piace sterilizzare sempre la candela porosa dello scambiatore di calore poiché lo reputo un punto molto critico, ma anche per preparare “bibitoni” per i lieviti, terreni di coltura liquidi o comunque per avere sempre del materiale sterile a portata di mano.